“Le lune di Avel” è un romanzo di fantascienza che racconta la storia di esuli umani, fuggiti alla distruzione del mondo e ospitati in un luogo lontano e sconosciuto da una razza aliena evoluta e illuminata. Il prezzo che gli uomini hanno dovuto pagare per meritare questo lontano paradiso, è la cancellazione della propria memoria e dei propri istinti. I personaggi si ritrovano, dunque, a vivere le loro nuove vite come tante scatole vuote che bramano disperatamente di essere di nuovo riempite, ombre vacue che si muovono, del tutto prive del senso dell’orientamento, in quello che sembra essere uno scenario totalmente sconosciuto.
E così, oltre la linea narrativa, tra le pieghe della storia, si intravede un disagio ancora più grande: quello di diventare profughi, non solo a livello fisico e territoriale, ma soprattutto emotivamente. Si tratta di uno specchio implacabile su un disagio angosciante della nostra società, quello della solitudine emozionale, il rischio di trovarsi costretti a vivere rinchiusi nel proprio mondo individuale mentre tutto intorno ci appare estraneo, ostile e impenetrabile.
ANTONIO MASSERONI, scrittore e musicista abruzzese, nasce nel 1978 e vive a Roseto degli Abruzzi. Nel 2014 ha pubblicato per Artemia “La nostalgia dell’acqua”, suo romanzo di esordio. A distanza di circa un anno, il suo secondo romanzo “Riverberi d’ombra”, vince nella categoria Emotion al Premio Letterario Internazionale di Cattolica. Le sue storie viaggiano dal genere fantastico, al thriller, alla fantascienza, seguendo sempre il filo conduttore della centralità delle emozioni umane.
Il suo sito internet è www.antoniomasseroni.com
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