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La danza di Anahita: libro e performance di Mandira Improta | 14 maggio 2022

SABATO 14 MAGGIO 2022 ALLE ORE 19:00

L’eleganza della danza Persiana: storia e decodificazione.
“Questo libro è il frutto di una lunga e personale ricerca sulla danza e l’estetica persiana ed il suo scopo è quello di poter offrire e presentare un sistema di movimento coerente e organico, che sia di facile interpretazione e comprensione per il lettore. Nonostante la storia travagliata che ha avuto nel corso dei secoli la danza in Iran, credo sia giunto il momento di conferirle il posto che merita riconoscendole il titolo di struttura con una sua specifica codificazione alla stregua della musica persiana. La mia speranza e’ che questa elegantissima e raffinata arte possa raggiungere un pubblico piu’ ampio di estimatori e che la storia, la cultura e la spiritualita’ dell’antica civilta’ persiana possano essere disvelate sempre di più in tutto il loro incanto e fascino.”

Mandira è una performer, coreografa, ricercatrice ed insegnante di movimento olistico sacro, riconosciuta a livello internazionale e con una ventennale esperienza nel campo dell’insegnamento.
Si appassiona da sempre a diverse forme di movimento e sopratutto alle danze etniche: esperta in danze della via della seta e arte del giro, si forma in varie parti del mondo.
Laureata in antropologia alla Sapienza di Roma con una tesi sul teatro fisico, è sin da giovanissima un’indagatrice del profondo.
Da adolescente viene iniziata alle meditazioni attive, allo yoga e al Qigong, che inizia a praticare con grande passione e contemporaneamente approfondisce tramite varie scuole l’astrologia, il simbolismo e la mitologia, l’archetipia sacra, e il sacro feminino.
Frequenta durante l’universita’ corsi di teatro, clown e scrittura comica, entrando a far parte del cast di Zelig per una stagione a Torino.
E’ solo dopo un viaggio in India che abbandona definitivamente l’idea di fare teatro: affascinata dalla bellezza e complessita’ della danza indiana, decide di dedicarsi allo studio di questa antichissima arte, sotto la tutela della sua guru indiana Sathya Priya Ramana.
Viaggiando per l’India scopre in Rajasthan le danze gitane dei Kalbelya, un popolo nomadico del deserto, incantatori di serpenti da generazioni. Matrice del flamenco e delle danze medio orientali, la danza kalbelya è divertente, allegra e piena di vitalità.
Studia con Raki, Anita e Sunita Sapera, mentre con il coreografo indiano Hemant Devara si perfeziona nello stile kathak sufi & ghoomar, nel villaggio sacro di Pushkar.
Nel 2010 si trasferisce a Berkeley in California, dove viene a contatto con la vibrante comunità etnica di artisti della Bay area, qui viene a conoscenza delle danze sacre della Via della Seta e frequenta le classi della danzatrice Miriam Peretz, con la quale continua a studiare per oltre un decennio. Sempre in California entra a far parte della rinomata compagnia di danza “Ballet Asfaneh”e si specializza con loro in danza persiana, afghana ed uzbeka.
Viaggia per il centro Asia e si reca in Uzbekisthan un paio di volte ad approfondire le loro danze in Tashkent, all’Accademia di stato “Tashkent State higher School of National Dance and Choreography” sotto la guida di Gulmira e Dilorom Madraximova.
Mandira vive tra l’Europa e l’India, dove ha fondato uno studio di yoga/danza a Goa “Dance Sanctuary”, ed insegna regolarmente in Italia, Spagna, Germania, Russia ed India.
Nel 2021 scrive il suo primo libro, frutto di una lunga ricerca sull’estetica della danza in Iran – La danza di Anahita – l’eleganza della danza Persiana: storia e decodificazione.

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