Cari amici, un’occasione per conoscere e vivere la cultura degli Indiani d’America da vicino. In questo “viaggio dell’anima” dei Sioux Lakota, ALESSANDRO MARTIRE propone un percorso fatto di immagini, disegni e sensazioni per tutti coloro che desiderano <> la profondità spirituale della Nazione Lakota, tramandata, con grande sacrificio, dagli Anziani e da coloro che continuano a proteggere il più grande <> dei Popoli del Continente della Tartaruga. Riflettere sugli insegnamenti della Tradizione dei nativi americani, per come sono sopravvissuti nei secoli alla violenza degli europei, permette di immergersi in un oceano di saggezza senza tempo ed entrare con rispetto e consapevolezza in una realtà nella quale le sacre cerimonie hanno ancora un ruolo fondamentale. Questo libro è il primo passo di un cammino spirituale che richiede innanzitutto di allontanarsi dagli assoluti e dalle certezze della nostra cultura dominante, attraversando idealmente le immense praterie del Dakota e ascoltando il vento che ne accarezza l’erba e fa muovere le nuvole in cielo: l’obiettivo è cercare di comprendere finalmente cosa sia il bene e cosa sia il male. e come possa aiutarci la Natura a ritrovare quell’atteggiamento di rispetto per le altre culture che è tipico della spiritualità nativa e Lakota, perchè Mitakuye-oyasin, <>.
ALESSANDRO MARTIRE
Alessandro Martire nasce a Firenze il 7-11-1960, ed è l’ultimo discendente vivente di Pietro Martire D’Anghiera – storico, diplomatico alla corte di Ferdinando ed Isabella di Spagna, e Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri, nonché autore del ” De Orbe Novo” scritto sui resoconti diretti appresi dall’Amico Cristoforo Colombo sulla ” presunta” scoperta dell’America. Alessandro Martire, nel 1978, conseguito il diploma di maturità si reca negli Usa per un periodo di studi presso la Columbia University. Nel 1982, esegue una tesi di studio ed entra in contatto con la Nazione Lakota Sioux, delle riserve di Pine Ridge e Rosebud. L’interesse per i Popoli Indigeni Nord- Americani era presente sin dalla giovinezza e nel 1982 questa unica esperienza lega definitivamente Alessandro Martire al Popolo Lakota. Viene accettato a partecipare alle loro cerimonie sacre (danza del sole con auto sacrificio) e passa dalla religione Cristiana, con la quale crebbe, alla spiritualità dei Lakota. Negli anni 1983- 1990 si reca varie volte l’anno nella riserva di Rosebud e Pine Ridge, dove conosce la sofferenza, la paura, la povertà, la disperazione di un Popolo incapace di vedere il proprio futuro. Nel 1990 tornato a vivere definitivamente in Italia, s’iscrive all’Università di Giurisprudenza di Siena e consegue la laurea in Diritto amministrativo, seguirà poi la specializzazione in “diritto internazionale”. Nel 2002, Alessandro Martire consegue il master Europeo in “antropologia e biologia Umana”. Nel 2001 Alessandro Martire è nominato responsabile accademico di tutte le sessioni di studio sui Popoli Indigeni, nell’ambito del XV° ICAES_ Convegno Mondiale di antropologia ed etnologia che si svolge a Firenze. Alessandro è oggi il delegato in Italia e presso l’Alto Commissariato dei Diritti dell’Uomo di Ginevra, della Nazione Lakota Sioux. Nell’agosto del 2009 il SENATO degli Stati Uniti d’America con atto a firma del Senatore USA Tim Johnson, ringraziano Alessandro Martire per il lavoro giuridico internazionale svolto per oltre 26 anni (sempre come volontariato) e riconoscono ufficialmente gli atti giuridici internazionali promossi e recepiti dal Governo Italiano in favore degli Indiani Americani lakota Sioux. Alessandro Martire è stato docente associato presso l’Università degli Studi di Firenze in antropologia culturale e diritto internazionale. Alessandro Martire è Membro Onorario della Nazione Lakota Sicangu di Rosebud, delegato ufficiale in Italia dei lakota Sicangu di Rosebud e Pine Ridge, danzatore del sole e “custode” di “sacra pipa” dal 1982. Alessandro ha scritto già 5 libri sull’argomento, questo è il sesto lavoro pubblicato in occasione delle commemorazioni Vespucciane, occasione nella quale Alessandro, con i rappresentanti della Nazione Lakota vogliono dare una nuova e più veritiera interpretazione della storia e della falsa “pretesa” circa la “scoperta” dell’America da parte del navigatore Genovese, Cristoforo Colombo.